Doppiaggio
Voce, ascolto, osservazione.

Se si pensa solo al risultato si rischia di inciampare.
Se ci si attiene al processo, il risultato arriva di conseguenza.
È solo questione di tempo.

Gabriele Calindri
Doppiare significa fare due volte. Offrire, nella nostra lingua, una seconda versione che sia almeno pari alla prima, frutto di un accurato processo di lavoro, selezione e montaggio dopo una serie di prove, tentativi e scambi di opinioni tra registi, attori, tecnici del suono e altri professionisti del settore.
Questo per dire che, sulla carta, non ho molte possibilità di essere all’altezza, in pochi minuti, di quello che mi si presenta davanti quando devo doppiare un film, una serie, un documentario o altro.
Il primo aspetto da esplorare e approfondire, per chiunque sia interessato all’argomento, è di coltivare una certa elasticità espressiva. Per raggiungere questo obiettivo, il primo elemento su cui concentrarsi è il corpo.
Un lavoro approfondito su ciò che ci caratterizza è la chiave che può permetterci di osservare meglio e comprendere più velocemente ciò che devo fare. Il mio corpo, se ben allenato, mi permette di cogliere con maggiore ricchezza di dettagli quello degli attori che devo doppiare.
Ogni parola e ogni movimento che la sostiene costituiscono un linguaggio immediatamente traducibile, a patto che si coltivi la capacità di osservare.
I tre pilastri del doppiaggio sono: la voce (e fin qui niente di nuovo), l’ascolto (del mio soggetto, del suo interlocutore, di tutto ciò che fa parte delle scene che dobbiamo affrontare) e soprattutto l’osservazione. Quest’ultima è quasi sempre trascurata.
Osservare i gesti, gli sguardi, gli ambienti, le circostanze che caratterizzano la scena da doppiare, è probabilmente il primo requisito da affinare.
Occorre una certa educazione per questo, iniziando dalla gestione dell’inevitabile ansia di svolgere bene il proprio compito; ciò non si realizza concentrandosi sul risultato, ma sul processo da seguire.
Ed è uno degli obiettivi di Doppio Centro.
Ti sei già approcciato al doppiaggio?